Il terremoto, che ha colpito l’Albania centro settentrionale alle 3:54 del 26 novembre 2019 di magnitudo 6,5 con epicentro localizzato a circa 12 km da Mamuras ad una profondità di 20 km, è stato il più forte degli ultimi 40 anni. La scossa, avvertita in tutto il Paese, è stata percepita anche in Italia nelle regioni di Puglia, Basilicata, Campania, Molise e Abruzzo. L’evento sismico ha provocato 51 morti, più di 3000 feriti e danni ingenti al patrimonio edilizio e, in alcuni casi, storico-culturale.
Nel nostro distretto (Lezhë), oltre a 5 vittime, si sono contate, secondo i dati diffusi dal governo, 168 abitazioni danneggiate gravemente o distrutte, 56 palazzi danneggiati gravemente, 5 istituti scolastici danneggiati o inagibili. A Shënkoll vi sono state 11 civili abitazioni gravemente danneggiate, la scuola statale dichiarata inagibile, danni consistenti alla chiesa parrocchiale e alla nostra struttura, come abbiamo già documentato a ridosso dell’evento.
Come si diceva, i danni alla scuola statale, che si trova proprio davanti alla Chiesa, sono stati tali che la struttura è stata dichiarata inagibile. Da allora grandi sono stati i disagi per gli scolari, aggravati poi dal Covid-19, costretti a frequentare le lezioni nella scuola di un paese vicino. Per i più piccoli abbiamo offerto provvisoriamente i locali dell’ambulatorio rimasti illesi dal terremoto.
Nei mesi estivi, improvvisamente, abbiamo visto i buldozer abbattere l’edificio scolastico danneggiato, che risaliva al tempo del regime comunista, ed edificarne uno nuovo con doppia volumetria. Consistenti squadre di operai, non interrompendo i lavori neppure la domenica, hanno compiuto l’abbattimento e la ricostruzione in meno di cinque mesi. Sorprendente efficienza, difficile da riscontrarsi in Italia (se non per il ponte di Genova)! Per ben due volte il Primo Ministro, Edvin Rama, che aveva fissato la data di chiusura dei lavori per il 26 novembre, primo anniversario del terremoto, è venuto a verificare di persona l’andamento della ricostruzione. Si sa che in contemporanea anche altre scuole, irreversibilmente danneggiate, stanno sorgendo nel Paese. Il 26 novembre scorso, tutto era pronto per l’inaugurazione, che è stata tuttavia rimandata per impegni i internazionali del Primo Ministro.
La scuola per oltre 500 alunni, che va dalla materna al liceo, come quella precedente, è intitolata a Llesh Nik Daka, un eroe albanese di inizio secolo che si è distinto nella lotta contro gli ottomani.
Complimenti Albania!
(GN)