CELEBRANDO IL 25ESIMO ANNIVERSARIO DELLA PRESENZA ROGAZIONISTA IN ALBANIA

In occasione delle celebrazioni per il 25esimo anniversario della presenza dei Rogazionisti in Albania vi condividiamo queste parole di P. Giorgio Nalin, che oggi guida la nostra Provincia religiosa Rogazionista “Sant’Annibale/Italia Centro Sud” e che proprio 25 anni fa, in qualità di Delegato dell’allora Delegazione, stabilì l’inizio di questo cammino in terra d’Albania istituendo la prima Comunità Religiosa a Shënkoll-Lezhë.

 

È con vera gioia e riconoscenza al Signore che celebriamo il 25° della presenza rogazionista in Albania.

Si tratta di un significativo tratto di storia rogazionista che si colloca all’inizio della vita della stessa Provincia Sant’Annibale, Italia Centro-Sud, che celebra anch’essa quest’anno il suo 25° dalla istituzione, che ha coinvolto nel corso del tempo diversi confratelli, sacerdoti e religiosi studenti, e tanti laici amici e benefattori, aprendo la Circoscrizione al servizio missionario fuori dall’Italia con un notevole impegno pastorale, formativo e culturale e coinvolgendo le comunità tutte nella vicinanza, sostegno e partecipazione.

E’ l’occasione per fare memoria di quanto è avvenuto ed è stato realizzato e ringraziare il Signore per la sua costante benedizione, occasione per verificare il cammino e rinvigorire, se possibile, la qualità del servizio che viene prestato e per prospettare nuovi orizzonti di promozione umana e di apostolato.

 

             La storia

La prima presenza rogazionista risale alla fine del 1991, quando, dopo aver accolto alcuni giovani albanesi nelle Case della Puglia a seguito della caduta del regime comunista ed il conseguente esodo soprattutto verso l’Italia, si è pensato di venire in l’Albania per verificare la possibilità di un servizio missionario e pastorale sul posto.

  1. Luigi Amato inviato dai superiori per una prima esplorazione nell’autunno del 1991 con P. A. Di Tuoro, si stabilisce nel dicembre dello stesso anno a Lezhe, avendo individuato nel territorio della città un ambiente disponibile e comunità e famiglie accoglienti.

 

l’Arcivescovo Mons. Frano Illia darà l’anno successivo il consenso per l’istituzione formale di una Casa religiosa rogazionista nella diocesi di Lezhe. Nel decreto scrive: «Accogliendo volentieri la richiesta del Superiore della provincia Religiosa Italia Centro Sud della Congregazione dei Rogazionisti del Cuore di Gesù, in ottemperanza a quanto prescritto dal can. 609,1 concedo il mio consenso per l’istituzione di una Casa della sunnominata Congregazione nella diocesi di Lezhe. Ho la speranza che la presenza di questa nuova Famiglia Religiosa dedita alla preghiera per le vocazioni, alla promozione vocazionale e al soccorso e promozione della gioventù abbandonata e dei poveri nella nostra Chiesa locale sia di aiuto per l’evangelizzazione del Popolo di Dio. Shkoder 9 novembre 1993. Mons. Frano Illia, arcivescovo»

 

Da subito, di fronte alla difficile situazione ambientale, umana ed ecclesiale seguita al duro regime comunista, ci si è impegnati a sud della diocesi di Lezhë, in un territorio di tradizione cristiana, nel servizio pastorale di evangelizzazione, prediligendo, secondo il carisma rogazionista, l’aspetto vocazionale e la carità con diverse attività: la distribuzione di viveri e il soccorso dei poveri, l’apertura di un centro di orientamento vocazionale per ragazzi e giovani, la individuazione di spazi per il culto, la costruzione di chiese, la pastorale sanitaria, l’assistenza ai carcerati.

  1. Luigi si stabilì nel giugno del 1992 a Shenkoll occupando i locali di un centro di cultura comunista, edificato intorno alla chiesa parrocchiale trasformata teatro. Sarà una delle prime strutture religiose aperte sul territorio che si è prodigata anche alla prima accoglienza e ospitalità di congregazioni religiose per facilitare il loro inserimento nella terra albanese.

Progressivamente nel corso degli anni la presenza rogazionista, si è consolidata e stabilizzata non solo nella dimensione evangelizzatrice con il servizio pastorale in più parrocchie e villaggi e la cappellania al carcere, ma anche in quella culturale e sociale con l’apertura della Scuola Materna, del Ginnasio-Liceo, dei corsi di Formazione Professionale, dell’Atelier per abiti tradizionali e liturgici, e anche con l’affidamento della Direzione della Caritas diocesana e nazionale.

Caratteristica significativa della missione in Albania è l’esperienza di comunione ecclesiale vissuta fin dall’inizio con e tra le Congregazioni femminili con le quali si condivide sul territorio il lavoro pastorale e caritativo: le consorelle Figlie del Divino Zelo, le Suore Missionarie dell’Incarnazione, le Figlie di Maria Ausiliatrice, le suore della Sacra Famiglia di Savigliano, le suore Canonichesse della Croce, le Maestre Pie Venerini, le Figlie del Sacro Cuore.

Provvidenziale ed efficace sin dagli inizi la collaborazione e il legame con diverse organizzazioni parrocchiali italiane, alle quali va sempre il nostro ricordo e ringraziamento. Hanno procurato beni materiali, risorse economiche, assistenza medica, disponibilità personale anche nel campo dell’evangelizzazione e dell’animazione in diversi periodi dell’anno.

Nella dimensione vocazionale, propria del nostro carisma, oltre al centro vocazionale per ragazzi e giovani aperto, certamente prematuramente, a Shenkoll e poi anche a Scutari, resta per noi particolarmente significativa l’esperienza ormai pluriennale e consolidata, dell’annuale Campo Missione per giovani italiani, organizzato in estate dalle equipe vocazionali della Provincia, che spesso è risultato decisivo per il discernimento di giovani che poi sono entrati nei nostri seminari in Italia.

 

È qui doveroso ricordare e benedire il Signore per i confratelli che in questi anni si sono avvicendati nella missione rogazionista albanese:

* Oltre al già citato P. Luigi Amato, pioniere e per certi versi fondatore della missione, rimasto in Albania dal 1991 a 2008, dobbiamo annoverare P. Ottavio Vitale, che, giovane sacerdote, dal 1993 diventa il primo collaboratore di P. Luigi Amato e membro della prima Comunità. Nel 2006 viene eletto vescovo di Lezhë, ciò costituisce senz’altro un titolo di riconoscimento del lavoro missionario svolto e un motivo di orgoglio da parte dell’intera Congregazione per avere in lui il primo vescovo rogazionista.

* Ricordiamo poi P. Adriano Inguscio (2002 -2008), P. Paolo Galioto, P. Claudio Marino (1997-1998), P. Rito Ybanez (1997 al 2006), P. Philip Golez (2002-2003), P. Pasquale Bovio, P. Sahj Kallokaran.

* I confratelli attualmente presenti in missione, dal 1999 P. Antonio Leuci, direttore della Caritas Diocesana e nazionale, vicario generale della diocesi di Lezhe e responsabile della scuola di Lezhë, P. Salvatore Reino, parroco, giunto nel 2000, P. Alessandro Truscello, attuale superiore presente dal 2008, dal 2016 P. Dario Rossetti, Animatore vocazionale, e l’albanese fr. Nikolin Sterkaj.

 

Il ricordo di questi primi 25 anni della presenza Rogazionista in Albania non può essere sterile, ma, nella consapevolezza che Dio opera nella storia, chiede a noi di saper rispondere in continuità con il cammino che è stato compiuto.

Il tempo e la memoria giubilare servono, proprio secondo l’affermazione biblica, a fermarsi e considerare ciò che è stato fatto e ciò che ancora rimane da fare: “Così dice il Signore: «Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri del passato, dove sta la strada buona e prendetela»” (Ger 6,16). In riferimento a questi primi 25 anni ci rendiamo conto che non abbiamo «solo una storia da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire!» (VC 110).

Le celebrazioni di questo 25° si svolgono con eventi eminentemente spirituali religiosi finalizzati a coinvolgere le diverse categorie di persone tra le quali svolgiamo il servizio missionario, nella consapevolezza che l’impegno dell’uomo ha senso ed esito positivo quando si uniforma responsabilmente al progetto di Dio.

Mentre rendiamo grazie al Signore e a quanti nei diversi modi e competenze hanno collaborato a questa storia rogazionista in terra albanese, mettiamo tutto nelle mani del Signore, della Vergine Maria Ausiliatrice, titolare della parrocchia di Shënkoll, di S. Annibale Maria, nostro Fondatore, e di San Nicola di Bari perchè continui la benedizione divina.