Nonostante le restrizioni che in questo periodo sopportiamo a causa del contagio del coronavirus, abbiamo celebrato, domenica 3 maggio, la GMPV, la giornata rogazionista per eccellenza, nei modi consentiti dalle limitazioni e dai mezzi che stiamo utilizzando in questo tempo.

La settimana precedente, di preparazione alla Giornata, ci ha visti tutti insieme: i padri della casa con le comunità religiose del territorio nella chiesa di Shënkoll per la celebrazione della Messa mattutina, alle 7:30, trasmessa in streaming e la successiva ora di adorazione vocazionale. Abbiamo cercato di valorizzare il tema proposto dal Papa nel suo messaggio che commentava il passo del Vangelo di Matteo (14, 22-33) dove si narra la singolare esperienza capitata a Gesù e a Pietro durante una notte di tempesta sul lago di Tiberiade. Papa Francesco lo fa attraverso l’individuazione di quattro parole, le parole della vocazione: gratitudine, coraggio, fatica, lode.
Nella domenica della GMPV abbiamo celebrato l’Eucarestia, trasmessa in streaming, presso il santuario di Sant’Annibale a Pllana, dove si è svolta subito dopo anche l’adorazione eucaristica. Erano presenti le comunità religiose e qualche fedele che ha visto per la prima volta, dopo quasi due mesi, aperta la chiesa.
Per valorizzare con una concreta proposta vocazionale l’occasione, abbiamo preparato un video diffuso in Facebook e YouTube nel quale ciascuno dei confratelli ha raccontato la storia della sua vocazione con un caldo invito ai giovani perché considerino, nelle loro scelte, la chiamata di Dio, che non manca anche oggi di farsi sentire, per mettersi al servizio del Vangelo. (GN)