La Festa di Sant’Antonio di Padova (Shen Ndout) ha avuto una particolare rilevanza in quest’anno dovuta, forse, anche ai timori per l’emergenza del coronavirus. Numerosi sono stati i fedeli delle nostre parrocchie che hanno partecipato alle celebrazioni presso il santuario rupestre di Sant’Antonio a Pllana. È stato organizzato anzitutto un triduo di preparazione con la celebrazione pomeridiana della Santa Messa, presieduta dal parroco padre Salvatore Reino. Il giorno della festa, sabato 13 giugno, c’è stata la Santa Messa festiva a Shenkoll alle 11,00 con la partecipazione di numerosi fedeli. Nel pomeriggio si è tenuta la tradizionale processione dal villaggio di Pllana al santuario di Sant’Antonio attraverso il sentiero scosceso che porta alla Chiesetta rupestre a lui dedicata. Bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani, tutti in processione dietro l’immagine di S. Antonio per chiedere la protezione e la benedizione del Santo che gode di una particolare devozione in Albania. La Santa Messa al Santuario è stata celebrata da padre Landi dei frati Minori Francescani che nell’omelia ha illustrato la vita di Sant’Antonio, insistendo che una vera devozione ai santi, come insegnava il Santo di Padova, deve naturalmente portare al Signore Gesù. Di fronte anche a tragici fatti di cronaca recente, ha insistito per una vera conversione del cuore che porti alla riconciliazione, al perdono e allontani l’odio e la vendetta. Al termine della celebrazione eucaristica fra Landi ha benedetto, com’è tradizione, i bambini presenti invocando su di loro la protezione del Santo di Padova.