È stata certamente una Settimana Santa straordinaria quella che abbiamo vissuto in questo anno 2020, che sarà ricordato come l’anno della pandemia da coronavirus: COVID-19. Normalmente i riti si svolgevano nei diversi centri pastorali delle nostre due parrocchie. Oltre che a Shënkoll, si celebrava il triduo sacro nelle chiese di Zejmen, Spiten, Pllana, Tale, Rrila, Barbuloj. Evidentemente i sacerdoti si distribuivano nei diversi villaggi, e si deve ammettere che la partecipazione di fedeli è sempre stata consistente.

Quest’anno con le nuove disposizioni, sia governative che ecclesiastiche, volte a contenere la diffusione del contagio, abbiamo svolto un’unica celebrazione della chiesa centrale di  Shënkoll. Ci eravamo dotati da tempo di un indirizzo Facebook (Famullia Shenkoll)  e YouTube (Famullia Shen Nikolla) per poter diffondere sul territorio e oltre i riti celebrati. Per mettere a conoscenza dei nostri fedeli della possibilità di poter partecipare alle celebrazioni della Settimana Santa attraverso i media, abbiamo predisposto un depliant che è stato distribuito in tutti i villaggi.

Pur considerando i limiti imposti dalla situazione, ritengo sia utile evidenziare anche almeno una opportunità che le restrizioni ci hanno consentito. Per la prima volta, difatti, tutta la comunità dei padri si è trovata a concelebrare la settimana Santa, condividendo così la preparazione, la riflessione e lo svolgimento dei riti. Vi è stata la sola partecipazione delle Suore dell’Incarnazione, residenti a Shënkoll, coinvolte, insieme ad alcuni laici, per il canto e la lettura della Parola di Dio.

Anche se il servizio liturgico, per la carenza di minestranti, non è stato ottimale, le celebrazioni si sono svolte in maniera decorosa. Esse, presiedute sempre dal parroco, P. Salvatore, che ha sottolineato nelle sue omelie il senso, l’importanza e l’incidenza fondamentale della Passione, Morte e Risurrezione del Signore Gesù nella vita del cristiano, hanno mostrato una pacata solennità.

Non abbiamo mancato di evidenziare come intenzione primaria di preghiera proprio la richiesta all’Onnipotente della liberazione dal contagio, il sollievo degli ammalati e il suffragio dei defunti.

Il positivo riscontro avuto della partecipazione mediatica da parte dei fedeli, vicini e lontani, alle celebrazioni trasmesse in streaming ci hanno fatto ancora constatare come l’azione della grazia continui nel popolo di Dio e permanga una consistente richiesta religiosa da parte della nostra gente che va sostenuta e spesso “catechizzata”. (GN)