Come si diceva in una precedente comunicazione, la comunità di Shënkoll si trova attualmente accampata nella dependance dell’edificio principale (vedi immagini). La struttura, ad un singolo piano terra, è certamente più sicura e agibile. Evidentemente tanti servizi e l’utilizzazione di mezzi, soprattutto informatici, posizionati negli uffici dell’istituto, restano preclusi. Comunque l’attività della missione, soprattutto per quanto riguarda il ministero parrocchiale nelle sue diverse forme di catechesi e celebrazioni sacramentali ed eucaristiche continua, pur nella precarietà.
Si deve riconoscere il grande impegno dei confratelli e di numerosi giovani volontari per alleviare i disagi della gente e venire incontro alle diverse emergenze che si presentano. Un particolare riconoscimento a P. Antonio Leuci che, come direttore nazionale della Caritas, sta coordinando servizi ed aiuti cercando di preoccuparsi soprattutto per coloro che possono essere dimenticati dalle grandi organizzazioni, sia nei piccoli villaggi come nei quartieri a rischio. (GN)