Ieri nel nostro territorio di Lezhë ha ripreso la scuola dopo l’interruzione causata dal terremoto. Gli Istituti scolastici danneggiati in Albania sono stati 28 (Tirana 11, Lezhë 5, Kukës 3, Elbasan 9). Tra questi, la scuola pubblica di Shënkoll, che è stata resa praticamente quasi del tutto inagibile. Per poter continuare l’attività scolastica il preside ha dovuto cercare nuovi locali. La maggior parte delle classi sono state trasferite nella scuola del vicino villaggio di Rrila che ha dovuto avviare il doppio turno per far fronte all’emergenza. Questa soluzione reca qualche disagio alle famiglie nell’inverno che inizia, e di fatto incide sulle attività parrocchiali per i ragazzi. Quattro classi di bambini, dalla seconda alla quarta elementare, vengono ospitati negli ambienti dell’ambulatorio della missione che abbiamo messo subito a disposizione.
Per gli abitanti di migliaia di case crollate o gravemente danneggiate, si sono attivate diverse soluzioni: dalle palestre, alle strutture alberghiere, alle tende, all’ospitalità di parenti. Attualmente nella nostra zona, oltre un migliaio di sfollati da Laç e Thuman, due cittadine fortemente colpite, hanno preso posto nelle strutture alberghiere di Shengjin. Qui necessitano quotidianamente di tutto, in particolare del vitto e vestiti. Il coordinamento statale, appositamente costituito, con la collaborazione delle organizzazioni internazionali e delle comunità religiose, cerca di affrontare la situazione, con qualche difficoltà, confidando di superare il momento critico quanto prima. La concreta solidarietà è un modo per essere vicini a quanti sono nel disagio per il disastroso evento. (GN)