Anche se immersi nel clima di timore per il coronavirus che imperversa con le conseguenti disposizioni governative di limitazione delle manifestazioni, si è svolta anche quest’anno con la consueta regolarità la novena di Natale nelle nostre Parrocchie.
P. Salvatore ha presieduto la novena a Shënkoll il mattino, e a Barbulloj il pomeriggio, P. Alessandro il mattino a Spiten e il pomeriggio a Zejmen.
Le modalità sono state quelle classiche, trasmesseci dal nostro Fondatore P. Annibale, così dense di genuinità per “ben impressionare ed orientare” le anime semplici. Ogni giorno viene preparato spiritualmente, mediante un fioretto (e chi ricorda ancora queste semplici pratiche della spiritualità cristiana!), quanto serve per la nascita di un bambino (la culla, il materassino, il cuscino, le fasce, ecc.) e che è mancato a Gesù, accolto in una stalla nella più assoluta povertà. L’affluenza, per la verità, non è stata numerosa, complice il Covid-19, ma pur sempre significativa, occasione propizia per una catechesi appropriata e una sentita preghiera. (GN)