Nell’attuale situazione di pandemia della quale non si prevede la fine, si vanno acuendo, anche in Albania, i problemi economici per un numero sempre più rilevante di famiglie. Costretti a restare a casa per le ordinanze dell’autorità sanitaria, molte persone hanno perso il lavoro e pertanto alle loro famiglie stanno mancando perfino i mezzi primari di sussistenza. Lo ha sottolineato anche il nostro vescovo, Mons. Ottavio Vitale, nel suo messaggio per la Pasqua:Le restrizioni di movimento e la sospensione di maggior parte delle attività, imposte per necessità dalle autorità competenti, stanno mettendo a dura prova molte famiglie, già costrette a rimanere chiuse in casa, perché il lavoro viene meno con tutte le conseguenze economiche che questo fenomeno provoca.  Ciò comporta per un numero in crescita di famiglie maggiori sacrifici soprattutto da parte di chi già si trova in una situazione di povertà.”.

 Nel territorio di Lezhe sta intervenendo in loro soccorso la Caritas diocesana, di sede nella nostra scuola, che, con il sostegno della Caritas Albania, ha fatto un censimento delle necessità emergenti, – circa 120 famiglie indicate dai parroci e dalle comunità religiose -, e si sta impegnando con addetti e volontari a portare a domicilio, anche in luoghi impervi ed isolati, pacchi di alimenti e generi di prima necessità. Alla difficoltà della situazione si sono aggiunte le bizze del tempo con folate di freddo e di neve insolite in questo mese di aprile appena avviato.

Lo stesso fanno le comunità religiose coordinandosi con la Caritas. È doveroso e consolante registrare come vi siano anche persone benestanti del luogo che partecipano a questa opera di carità con loro contributi. In questi giorni, difatti, un generoso benefattore (Marian K.) ha donato 1.000 euro per l’acquisto di alimenti per le circa trenta famiglie in difficoltà della zona di Spiten, Prull che P. Alessandro con giovani volontari sta distribuendo. Altri hanno offerto denaro e borse di viveri.

Intanto il numero delle persone contagiate da coronavirus in Albania è arrivato a circa 260, si lamentano 13 vittime e coloro che sono guariti sono oltre i 60. La nostra città di Lezhe conterebbe 6 persone contagiate. Ci stiamo avvicinando ad una Pasqua alquanto insolita. (GN)